RASSEGNA STAMPA
Tra i migliori vini del mondo 6 italiani e uno ”parla trentino”: è il Bellone Santarelli tutto laziale ma con ‘testa’ in Val di Cembra
Di Ades, by Nereo Pederzolli
L’autorevole quanto indiscussa rivista londinese Decanter ha rivelato la classifica dei migliori vini del mondo per il 2024. Mettendo sul podio 6 vini italiani, i soli a conquistare il ‘Best in Show’. Tra Barolo, Brunello, Amarone, Valpolicella classico, un Passito di Traminer della cantina di Andriano, troviamo un vino laziale … che parla trentino.
Così Casale del Giglio in cento anni ha unito Amatrice all’Agro Pontino
di Laura Alteri (Il Messaggero)
Da mercanti di vini a produttori di etichette di eccellenza: la storia della famiglia Santarelli inizia ad Amatrice, dove il bisnonno Berardino inaugura la ditta Santarelli in 5 marzo 1914, specializzata nella vendita di vini…
Olimpiadi. Ecco i vini di Casa Italia Parigi 2024: 32 etichette da 29 cantine da tutte le regioni
di Agricultura.it
ROMA – 29 cantine, per 16 vini rossi, 10 vini bianchi e 6 rosé, in una selezione Paese che valorizza le principali denominazioni in rappresentanza di tutte le regioni italiane.
The best wines in the world according to Decanter: here are the 6 Italian labels in the ranking
by Carlotta Sanviti
The wait is over. The london magazine has released the list of the best wines in the world (this is the 21st edition): italy has 6 wines in the ranking, but this is a decrease compared to previous years.
I migliori vini al mondo secondo Decanter: ecco le 6 etichette italiane in classifica
di Carlotta Sanviti
L’attesa è terminata. La rivista londinese ha presentato l’elenco dei migliori vini del mondo (si tratta della ventunesima edizione): l’Italia conta 6 vini in classifica, ma in calo rispetto agli scorsi anni
One night only: Argiano, Casale del Giglio perfectly paired
By VINEROUTES
VineRoutes editor Carmelo Giardina and contributing editor Tod Stewart each attended special one-night only, sommelier-led wine pairing dinners that featured the famed house of Argiano from Tuscany, and Casale del Giglio from Lazio (located just outside of Rome).
La responsabilità sociale dei brand del vino nei confronti del proprio territorio
Di Claudia Meo
Una riflessione, nella cornice del Vinitaly, su ciò che le grandi aziende possono fare per la valorizzazione di vitigni, territori e denominazioni, e per supportare le proprie comunità di riferimento.
Le 7 migliori Biancolella tra Lazio e Campania scelte dal Gambero Rosso
Di Claudia Meo
Casale del Giglio celebra quest’anno 110 anni dalla fondazione della “Ditta Berardino Santarelli & Figli”, momento che segna la nascita di una storia imprenditoriale che ha tracciato il territorio laziale con un’impronta indelebile fatta di ricerca e innovazione.
Le 7 migliori Biancolella tra Lazio e Campania scelte dal Gambero Rosso
a cura di Gambero Rosso
La biancolella è un vitigno a bacca bianca coltivato soprattutto sull’isola d’Ischia, ma anche a Procida, Capri, Ponza. Ecco le etichette che si sono distinte durante le nostre degustazioni.
Viva Italia!
THREE PRINCIPALS REFLECT ON THE IMPORTANCE OF THE VANCOUVER INTERNATIONAL WINE FESTIVAL
Another Vancouver International Wine Fest has just wrapped up. The last drop of the more than 800 wines has been poured, the tasting room shuttered, the 18,000 attendees gone home.
Casale del Giglio – Radix 2018
di Piero Pardini
Cristallino, dal luminoso color giallo paglierino con importanti ed evidenti trame dorate, consistenti.
Tre rosati da non perdere per dare il benvenuto alla Primavera
di Vincenzo D’Antonio
Ci spostiamo nel Lazio, e più precisamente nell’Agro Pontino, laddove nel 1967, a Le Ferriere, nel comune di Aprilia, non lontano dall’antica Città di “Satricum”, venne fondata Casale del Giglio.
Radix, un Bellone in purezza potente e longevo
di Andrea Cuomo
E’ uno dei vini bianchi più interessanti prodotti da Casale del Giglio, l’azienda che ha “inventato” l’Agro Pontino come zona enologica, in bilico tra stilistica borgognotta e le note iodate del Mediterraneo
TRE VINI PER LA NOSTRA CANTINA-TER-
Di Roberto Gatti
Vitigno guascone del Jurançon, Pirenei atlantici francesi, il Petit Manseng ha acini piccoli dalle bucce spesse.
The New Lazio
By MICHAELA MORRIS
Indeed, few of the millions of tourists who breeze into Rome likely realize that they are in the region of Lazio.
Casale del Giglio: alla ricerca del vitigno “autoctono” del futuro
Di Claudia Meo
Per Paolo Tiefenthaler, enologo di Casale del Giglio, vince chi sa mantenere l’equilibrio.
Casale del Giglio
By Jean Marco Palmieri
Casale del Giglio, led by Antonio Santarelli and the oenologist Paolo Tiefenthaler, is widely recognized as the most important and prestigious winery in Lazio.
Mater Matuta of Casale del Giglio – wein-welten.com
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The MATER MATUTA Lazio Rosso is a cult wine in Lazio and all of central Italy. It stands for the determined and continuous work of Antonio Santarelli, owner of the Casale del Giglio winery, and his friend and winemaker Paolo Tiefenthaler.
Il Satrico 2022 di “Casale del Giglio” è Gran Medaglia d’Oro e Bianco Rivelazione Italia al Concours Mondial de Bruxelles 2023 – LiberoQuotidiano.it
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Si è conclusa con tre prestigiosi risultati per l’azienda “Casale del Giglio” di Borgo Le Ferriere, la 30esima edizione del Concours Mondial de Bruxelles, Sessione Vini Bianchi & Rossi 2023, svoltasi nei giorni scorsi nella suggestiva cittadina di Porec, in Croazia.
Casale del Giglio, sognando California nell’Agro Pontino – QNItinerari
di Lorenzo Frassoldati
L’Agro Pontino, provincia di Latina, territorio senza un grande passato enoico, adesso è un terroir che si fa largo sulle guide e si divide fra uve autoctone, come il Bellone, e vitigni internazionali. Quasi un’altra piccola Bordeaux italiana.
Vini azienda Casale del Giglio – lucianopignataro.it
di Enrico Malgi
L’assaggio di pochi giorni fa del Mater Matuta è stato soltanto un piccolo anticipo della ricca e poliedrica produzione dell’azienda pontina Casale del Giglio di Antonio Santarelli, che ogni anno sforna una ventina di ottime etichette curate dall’enologo trentino Paolo Tiefenthaler, per lo più derivanti da vitigni internazionali, e di cui in questi giorni ne ho testate otto.