I NOSTRI PROGETTI
Insieme al grande lavoro di selezione portato avanti per individuare i vitigni italici ed internazionali più idonei al microclima aziendale, da sempre vi è stata una particolare attenzione per i vitigni autoctoni del Lazio, riscoperti in zone limitrofe all’azienda, come la Biancolella di Ponza ed il Bellone di Anzio.
IL PROGETTO DELLA BIANCOLELLA
A PONZA
Nel 2010 viene concepito il progetto di ricerca sull’isola di Ponza che permette di riscoprire e valorizzare il vitigno Biancolella introdotto nell’isola nel ‘700, da coloni di Ischia inviati dai Borbone a far legname per il naviglio del Regno di Napoli.
Il nome del vino è dedicato al Faro della Guardia, costruito nel 1886 che si erge maestoso sul lato meridionale dell’isola.
IL PROGETTO DEL
ʺBELLONE DI ANZIOʺ
Nel 2012 ha inizio il progetto di sperimentazione vitivinicola del Bellone nelle propaggini di Anzio dove, da sempre, veniva coltivato.
I contadini di un tempo sostenevano che “il Bellone vuole sentire l’aria del mare” !
Gli studi sperimentali hanno confermato in pieno questo antico detto!
Per tale motivo abbiamo dedicato questo nostro vino alla cittadina anziate.
Le uve provengono da un vecchio vigneto franco di piede, che permette la perfetta simbiosi tra vitigno, suolo e microclima del luogo.
Viene prodotta anche una riserva di Bellone denominata “RADIX”, affinata in tonneau e successivamente in anfora.
IL PROGETTO DEL PECORINO
FRA ACCUMOLI ED AMATRICE
Nell’Aprile del 2018 – proprio là dove il terremoto del 2016 aveva colpito più duramente – dopo lunghi anni di sperimentazioni (iniziate nel 2012), ha preso corpo il progetto del vitigno Pecorino, che ha previsto la messa a dimora di 5000 barbatelle su di una superficie di circa 1 ettaro.
Siamo a 850 metri s.l.m. e questa particolare giacitura renderà queste uve ideali per la produzione di una base spumante di grande finezza da elaborare secondo il “metodo classico”.
Ci vorranno ancora diversi anni per raggiungere l’obiettivo finale.